La città di Toronto è ricca di misteri irrisolti e di storie raccapriccianti. Una delle tante è ambientante in un edificio inutilizzato a sud del Royal Ontario Museum di Toronto. Si tratta, infatti, della leggenda del fantasma del Planetario McLaughlin, chiuso ormai dal 1995.
Una struttura poco fortunata
Il Planetario McLaughlin nacque grazie ad una donazione del filantropo Samuel McLaughlin. Già dal giorno della sua inaugurazione, avvenuta il 26 ottobre 1968, i visitatori poterono ammirare lo splendido proiettore Zeiss, assolutamente all’avanguardia rispetto alle altre strutture di questo genere dell’epoca. Ai piani inferiori si allestivano, spesso, delle interessanti mostre relative allo studio dell’astronomia. La struttura, inoltre, era dotata anche del primo Stellarium commerciale del mondo.
Alla fine degli anni settanta il Planetario McLaughlin subì un restyling assieme all’istituto collegato che si trovava nell’adiacente Royal Ontario Museum. Questi lavori portarono ad una diminuzione drastica delle presenze. Quando si decise di demolire parte del planetario, la struttura venne chiusa al pubblico per qualche tempo. Ma anche dopo la riapertura, avvenuta nel 1984, l’edificio non riuscì a raggiungere i fasti dei primi decenni e nel 1995 si optò per la chiusura definitiva. Nel 2009 è stata comunicata anche la vendita dell’edificio all’Università di Toronto, che contestualmente comunicò il programma di demolirlo e costruire nuovi spazi per la struttura accademica.
Lo spettro di una bimba dispettosa
L’edificio, al di là della sua storia, è famoso tuttavia per un racconto che si diffuse già nei primi anni di apertura, quello della leggenda del fantasma del Planetario McLaughlin. Questa presenza, stando alle testimonianze, altro non era che lo spirito di una bambina dispettosa che si divertiva a terrorizzare visitatori e addetti ai lavori. Sin dagli anni sessanta, infatti, lo spettro avrebbe avuto svariate interazioni con il personale e con i visitatori.
Al fantasma è stato dato anche un nome, che ben si abbina al contesto delle sue apparizioni. Gli abitanti di Toronto, infatti, chiamano la bimba col nome di Celeste. Costei sarebbe una bambina che morì prematuramente in una casa che sorgeva nel luogo dove fu costruito il planetario. Tantissime sono le testimonianze degli ospiti e dei magazzinieri che hanno sentito ridacchiare lo spettro svolazzante nei corridoi del planetario. Si racconta, inoltre, che Celeste in più occasioni si sia divertita a lanciare oggetti e giocattoli a chiunque incontrasse durante i suoi giri.
La sua storia, che molti ha affascinato e incuriosito, potrebbe essere una delle cause del calo di visitatori della struttura. Molti genitori, infatti, non si sentirebbero sicuri a lasciare i loro bambini in un edificio che pare essere infestato. Se così fosse, la bambina avrebbe ottenuto quello che era il suo obiettivo: sbarazzarsi degli ospiti indesiderati e far tornare ad essere quel luogo la sua casa.