Uno scambio fotografico tra Italia e Canada, proponendo il racconto della vita di una magnifica isola nordamericana e quello del rapporto tra gli abitanti del Belpaese ed il mare che bagna le coste italiane. È questa la mission della mostra fotografica ONTHEMOVE, inaugurata all’Istituto Italiano di Cultura di Toronto il 29 maggio, e che si protrarrà fino al 2 settembre.
Uno scambio fotografico con il mare come protagonista assoluto
Lo scambio fotografico tra il Canada e l’Italia chiamato ONTHEMOVE è stato promosso, come detto, dall’Istituto Italiano di Cultura di Toronto. In collaborazione con Cortona On The Move, festival internazionale di fotografia e Magenta Foundation, pionieristica casa editrice canadese senza scopo di lucro. La mostra propone le esposizione dei lavori di Ryan Walker e Marco Rigamonti.
Il fotografo canadese, attraverso la mostra Voices in the Wilderness, documenta l’esistenza della comunità dell’isola di Salish Sea, vicino Vancouver, che utilizza fonti di energia alternative e il baratto. Nonostante ciò, anche in quasi oasi felice, ci sono gerarchie basate su etnia, età, genere e disparità economica. Walker prova a raccontare con la sua reflex, quindi, le contraddizioni e i paradossi di questa comunità unica nel suo genere.
Marco Rigamonti, di contro, propone un’altra esposizione colorata con l’azzurro del mare, La Strada Blu. Il fotografo, infatti, mostra il rapporto tra gli italiani e le distese di acqua che bagnano le nostre costiere lungo 7458 chilometri. Rapporto di amore, ma anche segnato da un rispetto ed una cura non sufficienti riservati a esse. Tutto ciò ha portato le nostre coste a uno stato di un degrado che è terreno fertile per la malavita e per la costruzione di strutture abusive.
I due fotografi
Lo scambio fotografico ONTHEMOVE, in definitiva, vede coinvolti due importanti fotografi, che abbiamo già citato: Ryan Walker e Marco Rigamonti. Il primo è un torontiano specializzato nella fotografia editoriale e nella visual advocacy. Ha ottenuto vari riconoscimenti tra Canada, Australia e Stati Uniti con i suoi lavori raffiguranti gli ambienti urbani contemporanei. Nonché il rapporto tra l’essere umano e i concetti di terra e di identità, oltre alla simbiosi, non sempre positiva, tra l’uomo ed il suo habitat.
Marco Rigamonti, invece, è lombardo di Piacenza ed è fotografo professionista dal 1995. Dopo aver lavorato principalmente per eventi sportivi e matrimoni si è interessato alla landscape photography. Grazie a questo cambio di rotta il fotografo italiano ha ricevuto tantissimi premi e riconoscimenti in giro per l’Italia e per il mondo. Apprezzato e stimato da amatori e colleghi, ha anche pubblicato cinque libri fotografici, in cui descrive il suo concept innovativo ed estremamente emozionale.