Mario Vitale presenta il suo primo film, L’afide e la formica, al Parco Dante di Montreal in Canada in occasione del Festival del Cinema Italiano Contemporaneo. L’Italian Contemporary Film Festival (ICFF) coinvolge diverse città canadesi tra cui Toronto, Vaughan, Niagara, Hamilton, Montreal e Quebec City. La proiezione è fissata per il 10 agosto prossimo.
Festival del cinema italiano contemporaneo
ICFF: nove giorni per celebrare la genialità del cinema italiano contemporaneo e dei registi di tutto il mondo. Un festival per esplorare la cinematografia e scoprire la ricchezza culturale del patrimonio italiano. Si tratta di un’occasione per sperimentare l’influenza del cinema, della moda e del design made in Italy nel mondo. Utilizzando il potere dell’immagine in movimento per intrattenere ed educare, l’ICFF sfida le prospettive convenzionali su temi complessi e impegnativi che riguardano sia la comunità italiana che quella globale.
Tutti i film saranno proiettati in italiano o in altre lingue straniere. Le pellicole saranno sottotitolate in inglese e in francese nella provincia del Quebec. Ogni anno il festival presenta una collezione internazionale di lungometraggi, documentari e cortometraggi, tra cui anteprime e film indipendenti. Le proiezioni sono accompagnate da interventi di registi, attori, autori, e altri esperti che dialogano col pubblico.
Mario Vitale
Mario Vitale è un giovane regista, sceneggiatore e produttore italiano, autore di numerosi cortometraggi pluripremiati. Nato a Lamezia Terme in Calabria, ha diretto Il tuffo (2014), Il miracolo (2015) e Al giorno d’oggi il lavoro te lo devi inventare (2016). Nel 2021 ha esordito come regista e sceneggiatore del lungometraggio L’afide e la formica. Il film ha vinto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il premio Miglior Opera Prima Italia ai Fabrique du Cinema Awards – Roma. La pellicola sta partecipando ai più importanti festival cinematografici nazionali e internazionali con un ottimo riscontro di pubblico e di critica.
L’afide e la formica
È la storia della sedicenne Fatima (Cristina Parku), un’adolescente di origine marocchina che vive in una cittadina calabrese insieme alla sua famiglia. La pellicola trae ispirazione da uno spettacolo originale diretto da Saverio Tavano che ha partecipato alla sceneggiatura del film con Mario Vitale, Francesco Governa e Josella Porto. Come molte ragazze della sua età, Fatima vive un periodo pieno di conflitti ed emozioni. Tuttavia, sente che c’è qualcosa di diverso in lei che spesso la porta a essere sola, esclusa dai suoi coetanei e sentirsi costantemente fuori posto.
Finché un giorno il docente di educazione fisica, Michele Scimone (Beppe Fiorello), propone a tutti i suoi studenti l’opportunità di iscriversi alla maratona di Sant’Antonio. Questa opportunità inaspettata suscita l’interesse di Fatima, decisa a partecipare, a far valere la sua voglia di libertà e indipendenza. Michele, ex maratoneta, è colpito dalla determinazione e dal coraggio della ragazza che sfida i tabù e i pregiudizi a cui è legata la sua famiglia di origine. La corsa diventa l’inizio di un percorso di cambiamento ed evoluzione, oltre che l’opportunità di una bella amicizia con Michele. Una simbiosi simile a quella di due insetti che vicendevolmente si sorreggono proprio come l’afide e la formica che danno il nome al film.
