Referendum Costituzionale del 29 marzo, ecco come votare - itToronto

itToronto

CONSIGLI UTILI

Referendum Costituzionale del 29 marzo, ecco come votare

referendum Postponed

L’ultima domenica di marzo, il 29, gli italiani sono chiamati alle urne. Si terrà, infatti, un Referendum Costituzionale, il quarto della storia della Repubblica Italiana. Vediamo quale sarà il quesito a cui rispondere. E quali sono le modalità di voto di cui possono avvalersi gli italiani all’estero, sia chi è residente che chi si trova, per un periodo di almeno tre mesi, in un paese diverso dall’Italia.

Referendum Costituzionale sul taglio dei parlamentari

La consultazione referendaria del 29 marzo ha come oggetto il taglio dei parlamentari. Il quesito è il seguente. «Approvate il testo della legge costituzionale concernente “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari” approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – Serie generale – n. 240 del 12 ottobre 2019?»

referendum costituzionale: Votare

Bisognerà, dunque, rispondere tracciando una x sul “sì” o sul “no”. Tutti gli italiani aventi diritto dovranno recarsi alle urne dalle 7 alle 23. In pratica, il referendum mira a ridurre il numero dei deputati e dei senatori. I primi, attualmente 630, diverranno 400. Mentre il numero dei secondi passerà da 315 a 200. Inoltre, il taglio riguarderà anche i parlamentari eletti all’estero. I deputati da 12 scenderanno a 8 e i senatori da 6 a 4. Inclusi anche i senatori a vita: non potranno essere più di 5. La riforma costituzionale è stata richiesta da 71 senatori ed è stata approvata dall’ufficio centrale per il referendum della Corte di Cassazione lo scorso 23 gennaio. Questo tipo di consultazione non ha un quorum da raggiungere. Perciò il numero dei votanti non è vincolante.

Il voto per corrispondenza degli italiani all’estero

L’avviso pubblicato dal Consolato Generale d’Italia a Toronto spiega le due modalità di voto per gli italiani residenti o che si trovano temporaneamente in un paese straniero. “I cittadini italiani residenti all’estero, iscritti nelle liste elettorali, possono votare per posta.” In questo caso, spetta a loro controllare e, in caso, regolarizzare “la propria situazione anagrafica e di indirizzo presso il proprio consolato”. Inoltre, “possono votare per corrispondenza nella circoscrizione Estero, previa opzione valida per un’unica consultazione elettorale, i cittadini italiani che, per motivi di lavoro, studio o cure mediche, si trovano, per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data di svolgimento della medesima consultazione elettorale, in un Paese estero in cui non sono anagraficamente residenti ai sensi della legge 27 ottobre 1988, n. 470. Con le stesse modalità possono votare i familiari conviventi con i cittadini di cui al primo periodo.”

sede del Consulate General Of Italy In Toronto
Autore: GTD Aquitaine – Licenza pubblico dominio

Si avvalgono di tale opzione di voto per corrispondenza anche le “forze armate e di polizia impegnate in missioni internazionali e il personale dello Stato in servizio all’estero”. In questo caso, la comunicazione deve essere inviata al comune italiano di iscrizione nelle liste elettorali entro il 26 febbraio 2020.

La seconda modalità di voto

L’altra opzione per gli elettori iscritti all’AIRE, prevista solo in caso di referendum, è votare in Italia nel comune di iscrizione elettorale. In questo caso, però, bisognava comunicare “per iscritto la propria scelta al Consolato”. Tramite una lettera su carta semplice o compilando il modulo fornito dal sito del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale o da quello del proprio Ufficio consolare. Dunque, il termine ultimo per presentare tale lettera è stato l’8 febbraio. Chi si è avvalso di questa seconda modalità di voto è consapevole che “la Legge non prevede alcun tipo di rimborso per le spese di viaggio sostenute. Ma solo agevolazioni tariffarie all’interno del territorio italiano. Solo gli elettori residenti in Paesi dove non vi sono le condizioni per votare per corrispondenza (Legge 459/2001, art. 20, comma 1-bis) hanno diritto al rimborso del 75 per cento del costo del biglietto di viaggio, in classe economica.”

L’ufficio consolare è a disposizione per ogni ulteriore chiarimento.

Referendum Costituzionale del 29 marzo, ecco come votare ultima modifica: 2020-02-11T09:06:11-05:00 da Serena Villella

Commenti

Promuovi la tua azienda in Italia e nel Mondo
To Top