Per amare la propria città bisogna conoscerla a fondo. Osservarla da ogni prospettiva e angolatura possibile, conoscerne ogni minimo dettaglio. Spesso percorriamo distrattamente le sue strade, senza fermarci a riflettere com’erano un tempo, quale processo hanno subito per diventare ciò che sono oggi, quale storia hanno vissuto. Il nostro obbiettivo è proprio questo: far conoscere o ricordare ogni pezzetto della nostra città, raccontandone il passato, descrivendone il presente. E oggi, a proposito, vi parliamo del quartiere St. Lawrence, uno dei distretti centrali della città dell’Ontario. Andiamo a scoprire insieme i suoi colori e profumi, la sua storia, la sua identità.
La storia di St. Lawrence
Situato a fianco dell’altrettanto famoso Distillery District era, un tempo, un’area industriale o meglio, la prima area industriale della zona di York. La zona cominciò a riempirsi sul finire del ‘700 con la costruzione dei primi edifici del Parlamento tra Parliament e Front Street, due strade che delimitano la zona a sud-est del quartiere. Nei primi anni dell’800, poi, cominciarono a nascere delle aree destinate al commercio di prodotti alimentari da parte di agricoltori. Nel 1834, anno in cui la città di York divenne Toronto, questo quartiere ne divenne il fulcro ospitante l’edificio più importate: il primo municipio.
L’edificio venne distrutto dal grande incendio del 1849. Ma ciò apri la strada a un nuovo progetto, a una nuova costruzione, che vide vita nel 1854: la St. Lawrence Hall. Un edificio con una facciata di 43 metri di larghezza situato a sud di Front Street. Nato per essere una sala riunioni pubblica per i residenti di Toronto, ospitò anche una stazione di polizia e una prigione. S’integrò, poi, al vecchio stabile che ospitava il mercato meridionale. E nel 1972 fu convertito in Market Gallery. Della Hall del 1845 resta solo la sala consiliare, oggi al secondo piano della galleria.
Dal XIX secolo a oggi
Il quartiere ebbe una nuova boccata di vita a partire dagli anni ’40 del XIX secolo. In questo periodo, infatti, si costruì, nelle vicinanze, l’Esplanade. Un progetto edilizio che rivitalizzò la zona del porto di Toronto, fornendo lavoro e, di conseguenza, crescita. Si tratta di una sorta di lungomare di circa 30 metri di lunghezza, che collegò il mulino di Gooderham al vecchio Fort Rouillé. All’inizio fu utilizzata come carreggiata da carrozze e carrelli per poi diventare linea ferroviaria che andò a convergere con i pontili. Un’ultima trasformazione del quartiere avvenne negli anni ’70, grazie a un grande progetto che rivitalizzò le vecchie aree dismesse e i capannoni abbandonati alla fine dell’era industriale. L’allora sindaco David Crombie decise, infatti, di avviare un restyling trasformando la vecchia area industriale in un quartiere residenziale.
L’idea era quella di abbattere le frontiere e costruire case a schiera alternando abitazioni a strutture commerciali. Molti impianti furono demoliti altri, invece, convertiti in loft o spazi commerciali. A incaricarsi del progetto del nuovo quartiere di St. Lawrence, Alan Littlewood e Frank Lewinberg ispirati dall’urbanista americana-canadese Jane Jacobs con l’aggiunta, in seguito, di modifiche apportate da George Baird. Il progetto di edilizia residenziale, acclamato dalla critica, si concluse degli anni ’90, lasciando alla città un quartiere nuovo ed elegante. Oltre che un modello di progettazione e pianificazione urbanistica per molte città del nord America. Merita menzione il Flatiron, il particolarissimo edificio a forma di cuneo costruito nel 1892 che ha, sullo sfondo, i grattacieli e la CN Tower. Altre strutture importanti nel quartiere sono St. Lawrence Center for the Arts e il Sony Center for the Performing Arts.
St. Lawrence market
Dicevamo che il quartiere è famoso per il suo mercato, nominato nell’aprile 2012 dal National Geographic, il miglior mercato alimentare al mondo. Il primo mercato pubblico aprì nel 1803 e si trovava nella zona sud del quartiere. La piazza ne divenne l’agorà. Lì ogni sabato si radunavano agricoltori provenienti dai campi circostanti, i quali vendevano a buon prezzo i proprio prodotti. Ed era, ed è tutt’oggi, un’esplosione di colori, di sapori naturali e autentici. La piazza del mercato, però, aveva anche altri usi: qui si svolgevano le aste, anche quelle degli schiavi neri, quando ancora erano legali, e si eseguivano le pene pubbliche. Il primo edificio in legno per il mercato si costruì nel 1814, sostituito qualche anno dopo da una struttura in mattoni con ingressi ad arco sui lati. Una parte di questo edificio, dicevamo, fu sede del Comune.
Dopo l’incendio del 1849, anche il mercato ebbe un nuovo edificio commerciale, il primo a essere conosciuto come St. Lawrence Market, rinnovato nel 1972.
Anche nella zona nord del quartiere c’erano mercati settimanali di contadini e mercati dell’antiquariato. Nel 1968 ci furono nuovi lavori per costruire una nuova struttura, e durante gli scavi, resti dei precedenti edifici hanno rivisto la luce. Nel 2015, però, l’edificio destinato a tal mercato è stato distrutto in vista di un nuovo progetto cominciato nel luglio di quest’anno e che sarà pronto nel 2022. Temporaneamente, il mercato degli agricoltori si trova all’Esplanade.
Immagine in evidenza: autore SimonP – Licenza: CC BY-SA 3.0